Oggi
è il santo Natale, e il cappellano Charlie vi spiegherà come internet sia
riuscito a fottere il cristianesimo, con l’aiuto degli dèi e di alcuni
bufalari!
Esatto,
siamo ancora qui, nel 2017, a parlare della bufala di Natale, che invece di
essere giustamente dimenticata aumenta di dimensioni, aggiungendo nuove
divinità alla sua collezione. Attualmente la lista più lunga che ho trovato
comprende Horus, Osiride, Attis, Krishna, Zoroastro, Mitra, Prometeo, Eracle,
Dioniso, Tammuz, Adone ed Ermes, dodici figure mitologiche, fra le quali questi
caproni si sono dimenticati di citare il Sole Invitto (probabilmente perché era
l’unico corretto). Da qualche parte
hanno sparato addirittura un “Buddha”, che però, con la scusa della sobrietà,
non organizza mai una festa decente, e quindi possiamo anche dimenticarcelo
qua.
Con immancabili commenti in spagnolo, ti cui internet è pieno |
I
più sensibili a questo tema conosceranno sicuramente l’articolo di BUTAC, uscito due anni fa, e cui rimandiamo molto serenamente per quanto
concerne Buddha, Krishna e Zoroastro. Su tutto il resto l’articolo mostra
qualche debolezza (e un paio di grossolani errori). Ma per fortuna c’è il clero
discordiano che si rimbocca le maniche e fa un po’ di ordine in questo campo!
Siete
pronti? Diamoci dentro!
La
prima cosa che mi ha colpito di questa lista è la stupidità di chi l’ha
realizzata, che evidentemente vuole solo far caciara ed è in realtà un pozzo
d’ignoranza.
Perché?
Molto banalmente per una cosuccia chiamata “calendario lunare”, utilizzato da
molti popoli e che non coincide con quello solare, che usiamo noi oggi. Questo
si concretizza in un semplice fatto: se la Festa della Mazzate segue un
calendario lunare e quest’anno cade il 25 dicembre, il prossimo anno abbiamo la
certezza matematica che cadrà in un giorno diverso, quindi figure che nascono
nello stesso periodo, non tutti gli anni condividono la data. E questo ci porta
subito a poter escludere una sovrapposizione di compleanni con Horus, Osiride,
Adone, Attis e Tammuz, ma sarebbe troppo semplice non scavare più a fondo.
Partiamo
da Horus e Osiride, di cui abbiamo le date di compleanno esatte, che cadono
negli ultimi 5 giorni del calendario egizio (i cosiddetti giorni epagomeni). Il
punto è che l’anno egizio finiva in estate, e quindi la festa sarebbe da
collocarsi a fine agosto e, anche se per assurdo l’anno coincidesse col nostro
(solare), si parlerebbe delle date comprese tra 27 e 31 dicembre.
Il
terzetti Attis, Adone e Tammuz, che trattiamo in un solo punto (visto che si
tratta bene o male di figure divine strettamente imparentate ma presso popoli
diversi), presenta una difficoltà in più, visto che la loro nascita non era
tradizionalmente festeggiata, ma anzi si celebrava la loro morte e resurrezione.
E com’è dunque logico la tradizione semitica colloca la rinascita di questi dèi
della vegetazione in primavera/estate, quindi anche volendo essere di manica
larga e parlando di festa di Adone, e non solamente del suo compleanno, cascheremmo
decisamente nel periodo sbagliato. Nota finale interessante: a Betlemme, nella
grotta che si ritiene avesse dato i natali a Cristo, venivano celebrati riti per
Adone, con discreto giramento di palle di san Girolamo.
Se
le mie coronarie reggono è il momento di volgerci al pantheon greco-romano, con
l’improbabile lista Eracle, Ermes, Dioniso e Prometeo… E qui sono dovuto
ricorrere a tutte le abilità di ricerca del cardinal Prospero, scoprendo una di
quelle cose che a scuola non ti insegnano, perché non importano a nessuno:
l’antica Grecia non aveva un calendario unico, ma ogni regione aveva il
proprio, come prevedibile in una terra di città-stato. Questo già da solo ci
dice che le feste delle divinità cadevano in giorni diversi, ma qua nella
Cattedrale di Tesla e Norton I siamo cagacazzo per vocazione, e andiamo fino in
fondo! Il calendario dell’Attica (la regione di Atene, per capirci) era
composto da dodici mesi lunari, ogni due anni si aggiungeva un mese, creando un
anno di 13 per compensare lo sfalsamento con le stagioni (alternando due anni
di 354 giorni a uno di 384). Ma i discorsi sui calendari lunari li sapete già,
la cosa interessante è come cadevano le feste, infatti OGNI MESE si
festeggiavano i compleanni degli dèi: quindi se per caso quello di Eracle cadeva
in concomitanza del nostro 25 dicembre, l’unica cosa corretta che è stata detta
è che i compleanni di Eracle e Ermes coincidevano, il quarto giorno del mese.
Ovviamente poi l’anno seguente sarebbe stato un giorno diverso, e così quello
dopo ancora.
Per
Prometeo abbiamo trovato molto poco, se quattro santuari storicamente attestati:
su uno di essi già le fonti dell’epoca erano perplesse, mentre ad Atene si
svolgeva una corsa con le fiaccole in suo onore (sul periodo in cui si
svolgesse non sappiamo nulla, ma una manciata di righe più in alto ho già detto
quanto serve per chiarire come il legame col 25 dicembre sia pura fantasia o
becera malafede). Parimenti, il culto di Dioniso è attestato ovviamente come
molto diffuso, ma senza date precise o univoche per le sue celebrazioni
(stupide poleis!), quindi possiamo
serenamente dire che anche questa volta il Natale è salvo.
Il Sol Invictus, che voleva un compleanno tranquillo |
Ho
lasciato Mitra per ultimo, ma adesso tocca a lui. Il suo era un culto
misterico, quindi non abbiamo informazioni complete in merito, e ovviamente non
abbiamo le date relative alle sue feste: le uniche che sono stato in grado di
reperire provengono da frammenti che indicano alcuni passaggi di grado
iniziatico nel mese di aprile. È da ricordare che effettivamente ci fu
un’identificazione di Mitra col Sol Invictus, ma ciò avvenne solo nella seconda
metà del III secolo d.C., quindi quando i misteri mitraici avevano già preso
piede da tre secoli. La corrispondenza di date quindi è decisamente successiva,
e riconducibile in realtà a un sincretismo fra Mitra e Sole Invitto.
Detto
questo, vi auguro un sereno Natale: mangiate il pandoro, anche se i miei
collaboratori ritengono sporchi l’anima [lo fa, eccome se lo fa!, ndProspero],
e ricordate che la data del 25 dicembre non è riconosciuta da tutto il mondo
cristiano, ma nel tempo sono state indicate almeno altre tre date (6, 7 e 19
gennaio per le Chiese Orientali), mentre Clemente di Alessandria ci dice che
all’epoca (II secolo) dalle sue parti si festeggiava il 20 maggio…
Papa Koyote
Guardia di Porta
Cristo dell'Olio di Motore